domenica 13 gennaio 2013

La mia storia

Difficile ripercorrere e raccontare serenamente la mia storia su un blog che tutti possono leggere ma ci voglio provare, anche perché sono convinto che mettere per iscritto i propri pensieri ci aiuti a meglio focalizzarli per il solo fatto che è necessario farsi capire da chi si troverà a leggerli.

Presupposto:
so quali sono i motivi dei miei blocchi e derivano dalla mia infanzia sulla quale non mi sto a dilungare. Unica cosa da sapere, e che ho capito dopo un breve percorso di analisi cognitivo-comportamentale, è che sono stato segnato dalla paura non essere accettato e del relativo abbandono; questo mi ha portato ad essere molto condizionato dal giudizio altrui e, in primis, da quello della famiglia.

Prima esperienza:
beh a parte i vari dubbi sempre avuti fin dall'adolescenza, ho capito di esser attratto dai ragazzi quando mi sono scoperto innamorato di un amico. Avevo 21 anni, quindi non precocissimo, questa storia mi ha lasciato i segni perché il sentimento era corrisposto e insieme stavamo benissimo ma purtroppo lui non ha mai accettato di esser gay quindi si lasciava andare solo quando era brillo (o faceva finta di esserlo). Sono stati tre anni importanti in cui ho sperato che lui si accettasse ma alla fine ho dovuto arrendermi all'evidenza che preferiva fingersi eterosessuale.

Parentesi femminile:
dopo questa prima esperienza ho avuto un paio di storie con donne, alla fine non avevo ancora capito se ero veramente gay o se era stata un'esperienza isolata. Due brevi parentesi con ragazze dalle quali ero veramente attratto e con le quali non sono stato solo per convincermi di non essere gay; le storie sono durate pochissimo, mi sentivo oppresso, sentivo che qualcosa non funzionava.

Periodo scopamici:
L'esigenza di conoscere qualcuno si faceva sempre più forte ma a questa si accompagnava la paura di esporsi, l'incertezza di essere veramente gay e la fottuta paura di essere abbandonato nuovamente. Per fortuna internet era sempre più diffuso e anche le chat gay. Ricordo che la prima  che ho usato è stata me2 ed è qui che ho iniziato ad esplorare il mondo gay. Oggi a queste se ne sono aggiunte molte altre come gayromeo oppure le App per smartphone come grindr o bender.
Ripensando a ritroso alle conoscenze fatte mi rendo conto di aver cercato tutti ragazzi che, come me, fossero alle prime esperienze e non cercassero storie d'amore ma neppure sesso da macello. Diciamo che non sono mai stato amante degli incontri, in media ne facevo 8/10 all'anno però fra i tanti buchi nell'acqua ho conosciuto anche delle belle persone con cui ho avuto delle belle amicizie che hanno anche incluso il sesso. Quello che mi fa piacere è che ancora oggi, dopo oltre dieci anni, alcuni di questi ragazzi siano ancora amici.

La svolta emotiva:
passati circa 7/8 anni dal primo amore andato male ho iniziato ad avere voglia di amare e di essere amato ma mi rendevo conto di essere io stesso il mio nemico; ero io che sabotavo ogni singola conoscenza e demolivo ogni persona che incontravo senza darmi l'opportunità di conoscerla. Ho cercato di andare contro me stesso ma non ci riuscivo, cadevo sempre negli stessi meccanismi e questa cosa mi faceva stare malissimo quindi ho deciso di farmi aiutare (vedi sopra) e credo di averne tratto grossi benefici. Con la mia terapista sono arrivato a capire molte cose ed ho avviato un mio percorso di cambiamento che ha avuto molti sviluppi ma che ora sento essersi fermato da troppo tempo.

Oggi:
Da quel periodo sono passati altri 4 anni circa, ho avuto una storia molto importante e sono single da oltre due anni. Credo di esser ricaduto nella trappola dell'autosabotaggio e voglio usare questo strumento per capire la struttura dei miei ragionamenti e cercare di cambiarla. Lo faccio pubblicamente per due motivi:
- sono obbligato a cercare di chiarire il mio pensiero nel migliore dei modi;
- forse un giorno ci sarà qualcuno che interagirà con me aiutandomi a capire meccanismi che non vedo.

Andrea





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