Pensieri e sfoghi di un ragazzo gay che non si riconosce col mondo gay. Condivisione di un percorso di cambiamento e miglioramento volto a vivere serenamente.
lunedì 21 gennaio 2013
L'Avvocato
Chat: romeo
età: 38
foto pubblicata: si
conttato: lui
cosa cerca: "persone", non crede di trovare l'amore.
chiede la foto: si, gli chiedo di aspettare e aspetta, dopo poco la invio e lui ne invia altre sue
visibilità: Si dichiarato con amici e parenti
Mi contatta con una frase generica legata al mio profilo... guardo la foto e non mi sembra un granché, leggo il profilo e non dice nulla di nulla... rispondo per cortesia e senza dar nessun appiglio di risposta... lo faccio spesso quando qualcuno non mi sembra interessante. Lui risponde facendo qualche domanda e quindi rispondo, questa sera ci troviamo in chat e si chiacchera, sembra simpatico, non insiste per la foto e quindi decido di fidarmi ed inviargliela. Risponde con grandi complimenti e sembro piacergli, ricambia con altre foto nelle quali sembra carino (non l'avrei detto).
Visto che appare interessato e pure a me sembra interessante accetto l'invito per un aperitivo e fissiamo per mercoledì...
REAZIONE ISTINTIVA:
avrei chiuso giudicando su una foto
COME MI SONO COMPORTATO:
ho risposto e mi sono dato l'opportunità di conoscerlo
23/01
Ieri ci siamo sentiti, sembrava simpatico. Oggi ci siamo visti, carino, bel tipo, sorridente e simpatico. Abbiamo passato tre ore chiaccherare, son stato bene.
Come impressione devo dire che non lo immagino come compagno di vita ma lo vedrei bene come amico.
Tornato a casa ho mandato sms a cui ha risposto facendo capire l'interesse.
Vedremo....
Andrea
21/02
è passato quasi un mese dal nostro incontro, ne sono seguiti altri due, una cena fuori con interessante dopocena e una serata passata in casa con cena casalinga e nottata insieme. Lo trovo molto simpatico e divertente, credo che la nostra rimarrà una buona amicizia che probabilmente per un certo periodo comprenderà il sesso.
ESITO:
mi sono sbagliato!! Avrei perso un'amicizia
Etichette:
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mercoledì 16 gennaio 2013
La solitudine
Solo, mi sento tremendamente solo!
E' difficile scrivere queste sensazioni, rischi di cadere nel patetico, mi sembra di piangermi addosso.
Oggi è una giornata NO, un paio di amici mi hanno fatto arrabbiare scherzando su una cosa che mi da fastidio e li ho mandati a fare in culo; questa cosa mi ha rovinato la giornata.
Lo so che sono io a sbagliare perché quando riesco a dare fiducia a qualcuno gli butto addosso troppe aspettative, invece mi devo rendere conto che forse anche nell'amicizia non si può pretendere nulla.
Sono consapevole che aspettarsi qualcosa dagli altri è sbagliato è che quando ci metto tutto me stesso nei rapporti non riesco a fare diversamente. Io cerco di essere attento ai bisogni degli amici, cerco di esserci quando capisco che sono giù e cerco di ascoltarli quando hanno bisogno di parlare; perché non posso aspettarmi lo stesso da loro?
Sta di fatto che son qui, davanti ad un computer ad affidargli i miei pensieri; forse ho perso due amici o forse domani si risolverà tutto, di certo c'è che sono solo. I miei amici più cari hanno le loro vite, le loro famiglie e sinceramente non sono mai stato capace di cercare un amico per piangere sulla sua spalla... sarà paura del rifiuto anche questa? E la mia ricerca dell'amore sarà solo la ricerca di un tappo per colmare un vuoto ormai troppo grande?
In giorni come questo mi vien voglia di mollare tutto, di rinchiudermi in casa spegnere il telefono, di non parlare più con nessuno e piangere! Si piangere... è tanto che non riesco a piangere, ne avrei bisogno ma sono troppo razionale anche per piangere! So di avere avuto tanto dalla vita e non mi sento in diritto di lamentarmi, mi sento egoista a piangere quando alla fine non faccio nulla per cambiare.
Questo blog vuole essere lo strumento per monitorare il mio cambiamento, ho solo paura diventi l'ennesima giustificazione per chiudermi in me stesso. Vedrò strada facendo
Andrea
martedì 15 gennaio 2013
L'infermiere
- chat: bender
- Età: 27
- Foto pubblicata: No
- Contatto: lui
- Cosa cerca: non esclude nulla
- Chiede la foto e io gli chiedo di aspettare: accetta senza problemi
- Visibilità: dichiarato con amici e colleghi; in famiglia no. Non assiduo frequentatore di locali.
Diciamo che non amo molto chattare su Bender quindi credo di esser stato indisponente ma nonostante tutto ha continuato la conversazione. Il suo nick mi ha fatto pesare a ricerca di sesso e questo mi ha indisposto fin da subito. Dopo qualche messaggio decido di dargli fiducia e dopo qualche messaggio scambiamo la foto. Non mi sembra il mio tipo e, a quanto pare vale lo stesso per lui, sta di fatto che dopo qualche convenevole l'infermiere sparisce... Prima di uscire ho chiesto comunque se era il caso di salutarci perchè non amo le cose lasciate in sospeso.
Oggi risponde scusandosi e dando la colpa alla batteria del cellulare, scambiamo due battute e sparisce.
REAZIONE ISTINTIVA:
Non mi è piaciuto dalla foto e non mi è piaciuta la chiusura della chat senza saluti, d'istinto eliminerei il profilo.
COME VOGLIO COMPORTARMI:
Vediamo come va... a lui la prossima mossa.
ESITO:
sparito
ISTINTO CONFERMATO!
ESITO:
sparito
ISTINTO CONFERMATO!
lunedì 14 gennaio 2013
Il libraio
- chat: grindr
- Età: 35
- Foto pubblicata: Si - Sembra carino anche se non sono convinto al 1oo%-
- Contatto: lui
- Cosa cerca: non nasconde che cerca anche sesso ma preferisce ci sia conoscenza e non esclude nulla: (mi sa di risposta paracula ma diamo il beneficio del dubbio)
- Chiede la foto e io gli chiedo di aspettare: accetta senza problemi.
- Visibilità: dichiarato con amici e colleghi; in famiglia no. Non assiduo frequentatore di locali.
Dopo il primo contatto di ieri decido di procedere con la conoscenza, il fatto che abbia accettato di aspettare i miei tempi per la foto mi ha convinto.
Oggi abbiamo scambiato due chiacchere veloci mentre eravamo al lavoro ed ho deciso di mandargli la foto; mi ha detto di aver apprezato il gesto senza far commenti ma dicendo che se mi andava ci si sarebbe potuti vedere per un caffè.
Durante tutto il resto della giornata lo vedo collegato ma non abbiamo contatti: sarà ma la cosa mi puzza.
La sera lo vedo on-line e lo saluto, facciamo due parole poi mi liquida con un buona serata e resta collegato tutta la sera...: sarà vero che cerca conoscenza? ;-) forse ha voglia di sex!
REAZIONE ISTINTIVA:
Mi sta sinceramente sul cazzo che la gente non abbia il coraggio di dire come stanno le cose; mi verrebbe voglia di scrivere e stuzzicare per sapere come la pensa. Se non scrivo e non si facesse più sentire mi darebbe sui nervi ma se scrivo so che risulterei pressante tanto da farlo scappare.
COME VOGLIO COMPORTARMI:
Devo imparare a dare la giusta importanza a queste conoscenze, a smetterla di vivere di "correttezza" ed essere più egoista.
Io i miei passi li ho fatti, ora non gli scrivo (almeno fino a domani sera).
Al fine di capire quanto le impressioni da chat possano farmi sbagliare sulle persone voglio anche analizzare quello che mi aspetto di trovare e come mi aspetto si evolva la situaizione:
mi sembra un ragazzo molto sicuro di se, maschile nei modi e dalle foto sembra anche che se la tiri un po'; son quasi certo che cerchi solo la scopata occasionale e son convinto di non essere il suo tipo. Secondo me non scriverà di sua iniziativa ma risponderà ai miei messaggi per educazione.
Andrea
15/01
come immaginavo non si è fatto vivo tutto il giorno.
Stasera quindi l'ho visto on line e ho salutato chiedendo come era andata la giornata; ha risposto dicendo che aveva mal di testa (forse non ha voglia di chattare con me?) quindi gli dico che lo lascio in pace e saluto, ricambia e resta on line ;-)
REAZIONE ISTINTIVA:
sinceramente l'ho già classificato come coglione in cerca di solo sesso e senza le palle per dirlo.
COME VOGLIO COMPORTARMI:
resto a guardare e vedremo. Domani voglio impormi di non scrivere.
20/01
come promesso ho scritto dopo 2 gg, come sempre risponde e chiude in fretta; nuovo contatto nei due giorni successivi con stesso esito, risposta cortese e chiusura affrettata.
Per me è ovvio che il ragazzo non vuole incontrarmi anche se voglio continuare a restare a vedere...
23/01
Come pensavo se non scrivo io lui non scrive.
ESITO:
sparito
ISTINTO CONFERMATO!
Impostazione Blog
Ora devo capire come impostare e gestire questo blog.
Premessa fondamentale: le mie conoscenze le faccio tramite chat e nei miei profili non pubblico la foto ma la invio privatamente se e quando lo ritengo opportuno. E' raro che sia io a contattare per primo e anche qui per la solita paura del rifiuto che mi perseguita ;-)
Dopo averci pensato ho deciso di impostare questo blog nel seguente modo:
- aprirò un post per ogni nuova "conoscenza" intitolandolo ad ogni nuovo ragazzo con la professione dichiarata;
- vi descriverò i miei pensieri, le mie reazioni "automatiche", i miei pregiudizi e quello che farei normalmente in quella situazione;
- vista la finalità di questo esperimento proverò ad andare oltre e a comportarmi diversamente da quanto mi detterebbero i miei schemi mentali;
- verificherò i risultati di tali comportamenti e se effettivamente le cose sono andate come mi aspettavo all'inizio.
- vi descriverò i miei pensieri, le mie reazioni "automatiche", i miei pregiudizi e quello che farei normalmente in quella situazione;
- vista la finalità di questo esperimento proverò ad andare oltre e a comportarmi diversamente da quanto mi detterebbero i miei schemi mentali;
- verificherò i risultati di tali comportamenti e se effettivamente le cose sono andate come mi aspettavo all'inizio.
Andrea
domenica 13 gennaio 2013
La mia storia
Difficile ripercorrere e raccontare serenamente la mia storia su un blog che tutti possono leggere ma ci voglio provare, anche perché sono convinto che mettere per iscritto i propri pensieri ci aiuti a meglio focalizzarli per il solo fatto che è necessario farsi capire da chi si troverà a leggerli.
Presupposto:
so quali sono i motivi dei miei blocchi e derivano dalla mia infanzia sulla quale non mi sto a dilungare. Unica cosa da sapere, e che ho capito dopo un breve percorso di analisi cognitivo-comportamentale, è che sono stato segnato dalla paura non essere accettato e del relativo abbandono; questo mi ha portato ad essere molto condizionato dal giudizio altrui e, in primis, da quello della famiglia.
Prima esperienza:
beh a parte i vari dubbi sempre avuti fin dall'adolescenza, ho capito di esser attratto dai ragazzi quando mi sono scoperto innamorato di un amico. Avevo 21 anni, quindi non precocissimo, questa storia mi ha lasciato i segni perché il sentimento era corrisposto e insieme stavamo benissimo ma purtroppo lui non ha mai accettato di esser gay quindi si lasciava andare solo quando era brillo (o faceva finta di esserlo). Sono stati tre anni importanti in cui ho sperato che lui si accettasse ma alla fine ho dovuto arrendermi all'evidenza che preferiva fingersi eterosessuale.
Parentesi femminile:
dopo questa prima esperienza ho avuto un paio di storie con donne, alla fine non avevo ancora capito se ero veramente gay o se era stata un'esperienza isolata. Due brevi parentesi con ragazze dalle quali ero veramente attratto e con le quali non sono stato solo per convincermi di non essere gay; le storie sono durate pochissimo, mi sentivo oppresso, sentivo che qualcosa non funzionava.
Periodo scopamici:
L'esigenza di conoscere qualcuno si faceva sempre più forte ma a questa si accompagnava la paura di esporsi, l'incertezza di essere veramente gay e la fottuta paura di essere abbandonato nuovamente. Per fortuna internet era sempre più diffuso e anche le chat gay. Ricordo che la prima che ho usato è stata me2 ed è qui che ho iniziato ad esplorare il mondo gay. Oggi a queste se ne sono aggiunte molte altre come gayromeo oppure le App per smartphone come grindr o bender.
Ripensando a ritroso alle conoscenze fatte mi rendo conto di aver cercato tutti ragazzi che, come me, fossero alle prime esperienze e non cercassero storie d'amore ma neppure sesso da macello. Diciamo che non sono mai stato amante degli incontri, in media ne facevo 8/10 all'anno però fra i tanti buchi nell'acqua ho conosciuto anche delle belle persone con cui ho avuto delle belle amicizie che hanno anche incluso il sesso. Quello che mi fa piacere è che ancora oggi, dopo oltre dieci anni, alcuni di questi ragazzi siano ancora amici.
La svolta emotiva:
passati circa 7/8 anni dal primo amore andato male ho iniziato ad avere voglia di amare e di essere amato ma mi rendevo conto di essere io stesso il mio nemico; ero io che sabotavo ogni singola conoscenza e demolivo ogni persona che incontravo senza darmi l'opportunità di conoscerla. Ho cercato di andare contro me stesso ma non ci riuscivo, cadevo sempre negli stessi meccanismi e questa cosa mi faceva stare malissimo quindi ho deciso di farmi aiutare (vedi sopra) e credo di averne tratto grossi benefici. Con la mia terapista sono arrivato a capire molte cose ed ho avviato un mio percorso di cambiamento che ha avuto molti sviluppi ma che ora sento essersi fermato da troppo tempo.
Oggi:
Da quel periodo sono passati altri 4 anni circa, ho avuto una storia molto importante e sono single da oltre due anni. Credo di esser ricaduto nella trappola dell'autosabotaggio e voglio usare questo strumento per capire la struttura dei miei ragionamenti e cercare di cambiarla. Lo faccio pubblicamente per due motivi:
- sono obbligato a cercare di chiarire il mio pensiero nel migliore dei modi;
- forse un giorno ci sarà qualcuno che interagirà con me aiutandomi a capire meccanismi che non vedo.
Andrea
Presupposto:
so quali sono i motivi dei miei blocchi e derivano dalla mia infanzia sulla quale non mi sto a dilungare. Unica cosa da sapere, e che ho capito dopo un breve percorso di analisi cognitivo-comportamentale, è che sono stato segnato dalla paura non essere accettato e del relativo abbandono; questo mi ha portato ad essere molto condizionato dal giudizio altrui e, in primis, da quello della famiglia.
Prima esperienza:
beh a parte i vari dubbi sempre avuti fin dall'adolescenza, ho capito di esser attratto dai ragazzi quando mi sono scoperto innamorato di un amico. Avevo 21 anni, quindi non precocissimo, questa storia mi ha lasciato i segni perché il sentimento era corrisposto e insieme stavamo benissimo ma purtroppo lui non ha mai accettato di esser gay quindi si lasciava andare solo quando era brillo (o faceva finta di esserlo). Sono stati tre anni importanti in cui ho sperato che lui si accettasse ma alla fine ho dovuto arrendermi all'evidenza che preferiva fingersi eterosessuale.
Parentesi femminile:
dopo questa prima esperienza ho avuto un paio di storie con donne, alla fine non avevo ancora capito se ero veramente gay o se era stata un'esperienza isolata. Due brevi parentesi con ragazze dalle quali ero veramente attratto e con le quali non sono stato solo per convincermi di non essere gay; le storie sono durate pochissimo, mi sentivo oppresso, sentivo che qualcosa non funzionava.
Periodo scopamici:
L'esigenza di conoscere qualcuno si faceva sempre più forte ma a questa si accompagnava la paura di esporsi, l'incertezza di essere veramente gay e la fottuta paura di essere abbandonato nuovamente. Per fortuna internet era sempre più diffuso e anche le chat gay. Ricordo che la prima che ho usato è stata me2 ed è qui che ho iniziato ad esplorare il mondo gay. Oggi a queste se ne sono aggiunte molte altre come gayromeo oppure le App per smartphone come grindr o bender.
Ripensando a ritroso alle conoscenze fatte mi rendo conto di aver cercato tutti ragazzi che, come me, fossero alle prime esperienze e non cercassero storie d'amore ma neppure sesso da macello. Diciamo che non sono mai stato amante degli incontri, in media ne facevo 8/10 all'anno però fra i tanti buchi nell'acqua ho conosciuto anche delle belle persone con cui ho avuto delle belle amicizie che hanno anche incluso il sesso. Quello che mi fa piacere è che ancora oggi, dopo oltre dieci anni, alcuni di questi ragazzi siano ancora amici.
La svolta emotiva:
passati circa 7/8 anni dal primo amore andato male ho iniziato ad avere voglia di amare e di essere amato ma mi rendevo conto di essere io stesso il mio nemico; ero io che sabotavo ogni singola conoscenza e demolivo ogni persona che incontravo senza darmi l'opportunità di conoscerla. Ho cercato di andare contro me stesso ma non ci riuscivo, cadevo sempre negli stessi meccanismi e questa cosa mi faceva stare malissimo quindi ho deciso di farmi aiutare (vedi sopra) e credo di averne tratto grossi benefici. Con la mia terapista sono arrivato a capire molte cose ed ho avviato un mio percorso di cambiamento che ha avuto molti sviluppi ma che ora sento essersi fermato da troppo tempo.
Oggi:
Da quel periodo sono passati altri 4 anni circa, ho avuto una storia molto importante e sono single da oltre due anni. Credo di esser ricaduto nella trappola dell'autosabotaggio e voglio usare questo strumento per capire la struttura dei miei ragionamenti e cercare di cambiarla. Lo faccio pubblicamente per due motivi:
- sono obbligato a cercare di chiarire il mio pensiero nel migliore dei modi;
- forse un giorno ci sarà qualcuno che interagirà con me aiutandomi a capire meccanismi che non vedo.
Andrea
giovedì 10 gennaio 2013
Progressi personali
Eccomi qui, ho aperto questo blog come stimolo; voglio che diventi il mio "pensatoio", il posto dove concentrare i miei pensieri e le mie riflessioni al fine di organizzarli e utilizzarli per crescere, migliorare e correggere i miei errori!
Uno dei miei motti preferiti è: "Se fai ciò che hai sempre fatto otterrai ciò che hai sempre ottenuto" ed è da qui che voglio partire nel mio percorso. Voglio analizzare velocemente il mio percorso di vita passata per arrivare alle esperienze di oggi cercando di capire come fare per variare il mio punto di vista e non commettere sempre gli stessi sbagli.
Andrea
Uno dei miei motti preferiti è: "Se fai ciò che hai sempre fatto otterrai ciò che hai sempre ottenuto" ed è da qui che voglio partire nel mio percorso. Voglio analizzare velocemente il mio percorso di vita passata per arrivare alle esperienze di oggi cercando di capire come fare per variare il mio punto di vista e non commettere sempre gli stessi sbagli.
Andrea
mercoledì 9 gennaio 2013
Sfoghi e considerazioni
Sono un ragazzo sulla soglia dei 40 anni, mi ritengo giovane, mediamente carino e simpatico, timido, casalingo e sensibile, sono gay e non sono dichiarato. Sanno di me solo alcuni dei miei più cari amici mentre agli altri non riesco a dirlo e questo credo sia il mio grosso problema!
PERCHE' NON FACCIO COMING-OUT?
LE MIE SCUSE PREFERITE:
- i miei ne soffrirebbero, non è necessario che sappiano.
- al lavoro mi danneggerebbe, ho faticato tanto per fare un minimo di carriera ... perché bruciarsi ora?
- posso vivere una storia senza che gli altri sappiano quel che faccio a letto.
LA VERITA':
Ho una fottuta paura di non essere accettato! Ho il terrore del giudizio altrui e per questo vivo una vita che non è la mia o meglio: sopravvivo!
Eccomi qui: desideroso di vivere la mia vita ma troppo spaventato per poterla vivere!
Eccomi qui: speranzoso che questi sfoghi scritti mi permettano di trovare le risposte che sto cercando.
Andrea
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